Vi siete mai sentiti come un pezzetto di un puzzle che non sa bene dove deve attaccarsi?

Beh io, che sono proprio un pezzo di puzzle, la conosco bene quella sensazione.

Sì più o meno sai che hai un lato cavo, che hai un altro lato con un braccio che va verso l’alto (o il basso, dipende dai punti di vista o, meglio, dai punti di puzzle!), che hai un lato con un braccino corto corto e un altro lato cavo, ma non cavo come il primo lato, un po’ più cavo. Insomma sai che hai 4 lati, che son fatti più o meno così… ma poi?

Che ne sai di dove devi attaccarti? A quale pezzo? In che punto?

Certo è rassicurante sapere che se non altro c’è sicuramente un posto dove ti attaccherai e saprai (con ragionevole certezza) di essere proprio nel posto giusto, proprio al tuo posto. Ma se hai intorno a te altri 2499 pezzi: ti immagini l’ansia di pensare di non venire mai messo dove dovresti stare?

Certo, tu potresti dirmi: “Anche l’idea di stare da solo bello sdraiato sul tavolo o nella scatola con gli altri pezzi non è così male, se poi pensi che una volta attaccato al tuo posto ci resterai praticamente per l’eternità… forse hai voglia di goderti un po’ d’aria e di libertà, no?

Forse sì. Però sono un cavolo di pezzo di puzzle e quindi sono stato pensato per stare attaccato a qualche altro pezzo, anzi ad almeno altri 4 pezzi… fossi una bacchetta di shanghai sarebbe un discorso diverso, ma sono nato puzzle, cosa ci posso fare?

“Beh” potresti dirmi nuovamente: “Nascere puzzle non vuol dire mica per forza che devi fare le cose esattamente come i 2499 pezzi di puzzle intorno a te fanno. Avrai pur diritto a una tua originalità no? D’altronde sei un pezzo di puzzle unico al mondo, nessuno degli altri 2499 è uguale a te, è pur sempre motivo di orgoglio non trovi?”

Ah non so… Però devo ammettere che non è male questo parlare con te, che poi te sei una voce in me, ma una bella voce, dovrei farti parlare più spesso… comunque dicevo, mi hai – o meglio mi sono – distratto… dicevo che tante volte (sempre!) vorrei tantissimo essere uno degli altri 2499 pezzi. Guardali. Non vedi come se ne stanno pacifici ad aspettare il loro momento? Li vedi agitati tu? No, stanno là, placidi, sanno che prima o poi una mano li metterà al posto giusto, al loro posto, e sono sereni.

“Ma guarda che come a loro anche a te una mano metterà prima o poi al posto giusto, a meno che tu non sia finito nelle mani di un super negato dei puzzle, ma anche in quel caso vedrai che avrà pur un amico che avrà compassione e lo aiuterà”

Uff ma allora vedi che non mi capisci? Io lo so, anche se non lo so, che una mano mi metterà al mio posto: ma se poi quel posto lo detestassi? Se poi mi trovassi ad odiare uno dei miei vicini di lato? Eh? Cosa faccio?

“Certo che sei bello incasinato amico pezzo di puzzle. Se non ti mettono al tuo posto hai l’ansia, e se ti ci mettono hai l’ansia lo stesso… e se stai da solo sei in angoscia di solitudine e se stai vicino a troppi pezzi ti viene il confronto da prestazione…”

Sì ma, vedi, così non mi aiuti!

“Hai ragione scusa scusa, vediamo un po’… ma se tu provassi a esplorare un po’, qui  per ora nel tuo angolino di scatola da puzzle, per vedere se per caso trovi qualche pezzo che possa incastrarsi almeno con uno dei tuoi lati? Lo so che sarà quasi impossibile trovare proprio il pezzo giusto però almeno potrai vedere un po’ come ti trovi, che sensazioni hai

Mmm… non saprei… tu mi accompagni? “Ma certo, sono sempre qui”

Ok allora provo… ah guarda qui c’è un pezzo che più o meno potrebbe andare col mio braccio corto. Provo a parlarci: “ehilà buondì”

“Buondì un corno di puzzle! Sciò sciò, così mi occupi il posto per il mio pezzo mancante!

“Ma che modi! Vado vado…”

Non so se questa idea di esplorare mi convince tanto sai?

Dai facciamo un altro tentativo… guarda quel mucchietto di pezzi di lì a sinistra”

Ok ci riprovo: “ehilà buongiorno… lei mi sembra quasi potersi incastrare perfettamente nel mio lato cavo… vede? Provi ad attaccarsi qui!”

Oh ma no sciocco, non vedi? Io sono già a posto, la mano mi sta per piazzare al mio posto, sono un pezzo di angolo!”

Questi maledetti pezzi di angolo, loro hanno solo 4 posti nel mondo possibili e sono sempre lì tutti gongolanti e contenti.

“Ok forse questi due incontri non sono andati al meglio, però almeno ora sai che il tuo posto non è né vicino a quel pezzetto piuttosto scorbutico né vicino a quel pezzetto di angolo. È già qualcosa

Mmm sì forse hai ragione… in effetti inizio a pensare che dopotutto non mi interessa così tanto sapere quale sarà il mio posto, forse è più divertente andare a cercarselo.

“Ben detto! Si continua l’esplorazione?”

Sì… però… tu mi accompagni?

“Ma certo, non sono che una voce in te, ricordi? Se mi cerchi, sono sempre qui!

Hai ragione, adesso so che non so soltanto di avere 4 lati fatti così e colà, ma che ho anche una mia voce che mi accompagna e che mi può far sentire, ovunque io sia tra questi 2499 pezzi, al posto giusto.

L’illustrazione è di ille_illustration