C’era una volta…

tantissimi anni fa, un piccolo di carnotauro che viveva in una magnifica valle circondata da montagne, piena di laghetti, ruscelli, grandi prati e altissimi alberi.

Il piccolo carnotauro si chiamava Dino e abitava con la sua famiglia in una grande grotta tutta per loro.

A Dino piaceva tanto passare il tempo a esplorare la valle oppure a giocare nella sua grotta. C’erano però delle giornate in cui gli sembrava andasse tutto storto.

Lo capiva subito quando erano delle giornate “no”, perché da quando si svegliava sentiva uno strano formicolio sulle sue corna e non gli passava per tutto il giorno.

Nelle giornate dalle corna formicolanti gli sembrava gli capitassero solo cose brutte: litigava con la mamma perché aveva fame ma la bistecca di stegosauro non era ancora pronta… si arrabbiava con il papà che gli aveva promesso di andare a caccia di diplodochi, e invece era rimasto ad aiutare suo fratello Tauro con i compiti… voleva uscire a giocare con i suoi amici ma aveva paura che gli dicessero che non potevano uscire (e lui si arrabbiava tantissimo quando questo succedeva)…

Insomma in quelle giornate gli sembrava davvero fosse tutto brutto, tutto storto, non ne poteva più!

In uno di quei giorni tutti storti, Dino si trovò a gironzolare poco lontano dalla sua grotta. Ad un certo punto sentì dei ruggiti e il rumore di qualcosa che si avvicinava…

“Oh mamma, cosa sarà? non avrei dovuto allontanarmi da solo dalla grotta, la mamma lo dice sempre… ma io ero troppo arrabbiato per restare e poi ogni tanto ho bisogno di starmene un po’ per conto mio! Che paura però adesso… chissà cosa si sta avvicinando…”. Tutto tremolante di paura Dino cercò di nascondersi dietro una siepe, ma era troppo piccola per coprirlo.

“Roooar”

sentì ruggire ancora….

“Rooooar”

era vicinissimo! Dino chiuse gli occhi per lo spavento e quando li riaprì… si trovò di fronte uno dei dinosauri che lo spaventava di più: un t-rex!

“Rrrroar” ruggì ancora una volta il t-rex in faccia a Dino.

“Ehi tu!” il t-rex iniziò poi a dire, “cosa ci fai qui?”. Dino, stupito che il t-rex parlasse invece di attaccarlo, gli rispose intimorito:

“Beh… gironzolavo intorno alla mia grotta… e mi sono ritrovato qui… non sapevo fosse il tuo territorio, scusami… non mangiarmi ti prego!”

“Mangiarti? Ma no non preoccuparti, ho appena mangiato un intero branco di velociraptor, non mi entrerebbe in pancia neanche un piccolo pesciolino! Piuttosto, dimmi, come mai gironzoli tutto solo?”

“Non sopportavo più di stare nella mia grotta, è una giornata no, lo sento dal formicolare delle mie corna, appena parlo con la mamma o con il papà ci arrabbiamo tutti e litighiamo, non ho voglia di andare a cercare i miei amici, voglio solo gironzolare tutto solo…. anche se devo ammettere che mi sono preso un bello spavento quando ti ho sentito arrivare!”

“Giornate no, corna che formicolano… mmm, ma sai che capita anche a me? A me però, che non ho corna, tremano tutti i denti in quei giorni… e poi per un t-rex non è per niente facile avere degli amici sai, tutti pensano sempre che voglia solo mangiarli e che sia sempre arrabbiato, come pensavi tu poco fa… invece è solo che ho bisogno di tanto cibo per sfamarmi… mi sento proprio solo, soprattutto nelle mie giornate no dai denti tremolanti…”.

A Dino dispiacque pensare al t-rex che si sentiva solo, e lo capiva perché succedeva anche a lui… gli venne dunque un’idea:

“mi hai fatto venire una super idea!

cosa ne dici se alla prossima giornata dalle corna formicolanti e dai denti tremolanti ci ritroviamo qui (dopo esserci saziati con delle belle bistecche per arrivare con le pance belle piene!) e aspettiamo insieme che ci passino i formicolii di corna e i tremolii di denti?”

“É un’idea fantastica! Andiamo subito a raccogliere dei bei sassi, così possiamo lasciarci le impronte delle nostre zampe e riconosceremo sempre il nostro posto speciale!”.

I due si avviarono insieme a raccogliere dei grandi sassi e nelle settimane successive aggiunsero tante altre cose al loro rifugio per renderlo sempre più comodo e speciale. Nei mesi seguenti poi, capitò che anche altri dinosauri gironzolanti con le corna formicolanti o i denti tremolanti si trovarono a passare di lì e ad unirsi a Dino e al t-rex, che erano contentissimi perché avevano scoperto una cosa incredibile:

non appena si incontravano nel loro posto speciale, i denti tremavano subito meno, le corna formicolavano pochissimo….

le loro giornate no insomma, si trasformavano in giornate speciali, talmente speciali che quando Dino e il t-rex raccontarono felici alle loro mamme e ai loro papà del loro rifugio… beh iniziarono ad usarlo anche loro! Perché, scoprirono con sorpresa Dino e il t-rex, anche alle mamme e ai papà capitano le giornate dalle corna formicolanti!

Il Carnotauro Dino
Illustrazione di ille_illustration