Tip il pettirosso si svegliò con un gran mal di pancia. “Ahi che male!” continuava a ripetere, girandosi e rigirandosi nel nido. Presto accorsero i suoi amici, preoccupati dei suoi lamenti.
“Che ti succede Tip?” chiese il passerotto. “Non lo so, mi sono svegliato con un gran mal di pancia! Ahi ahi che dolore!”.
“Forse hai fame e devi mangiare qualcosa?” ipotizzò il passerotto mettendo nel nido di Tip un po’ del mangime che teneva di scorta. Alla vista del cibo però il mal di pancia di Tip aumentò. “Oh no, non credo si tratti di fame…”.
“Ma no, avrai certamente mangiato troppo! Per questo ti fa male la pancia! Tieni, mordi questa foglia di quercia e vedrai che ti passa” disse il barbagianni. Tip morse la foglia, dopo un po’ stette meglio, ma il mattino successivo il mal di pancia tornò.
“Avrai bevuto troppa acqua Tip, per questo ti è venuto il mal di pancia! Non bere più nemmeno una goccia per un po’ e ti passerà” disse il cardellino. Ma Tip non aveva bevuto più del solito e, anche se non bevette più nulla per tutta la mattina, il mal di pancia il mattino seguente tornò.
“Quante baggianate che mi tocca sentire, amici, è evidente che Tip si è preso un’influenza! Prendi questa medicina e vedrai che ti passerà” disse il picchio. Tip prese la medicina, ma il mal di pancia ogni mattina continuava ad essere lì.
Arrivò allora il corvo a dire la sua. “Ve lo dico io che cos’ha Tip. Gli sarà venuta qualche paura, forse di volare e allora ecco che si è fatto venire il mal di pancia… ma le paure si sconfiggono affrontandole Tip, mica facendosi venire il mal di pancia. Su poche storie, tirati su e vieni a fare il giro del giardino come tutti noi”.
A Tip disturbarono molto le parole del corvo. Cosa voleva dire che “si era fatto venire il mal di pancia”? Insinuava che il mal di pancia fosse una scusa? Ma lui il mal di pancia ce l’aveva per davvero! Tuttavia al corvo era difficile disubbidire, al solo pensiero delle sue piumacce nere il mal di pancia effettivamente aumentava, quindi Tip provò a seguirlo.
Il male però non migliorò, anzi, peggiorò non appena spiccò il volo e Tip se ne tornò ad accovacciarsi nel suo nido.
Nei giorni successivi gli amici passarono meno spesso a vedere come stava. Tip si immaginava che le parole del corvo li avessero convinti che il male del loro amico era un male inventato. Soffriva molto nel pensarlo e il suo mal di pancia restava lì, ripresentandosi ogni mattina, facendogli più male ogni volta che quei pensieri lo attraversavano.
Mentre Tip se ne stava lì triste e preoccupato, capitò vicino al suo nido il fringuello. “Come va caro Tip? Ho sentito che non stai bene” gli chiese il fringuello.
“Oh sì, purtroppo mi è venuto questo mal di pancia che mi arriva a far visita ogni mattina. Non riesco più a fare niente. Gli altri hanno pensato che potesse essere perché avevo fame o perché avevo mangiato troppo o bevuto troppa acqua, ma sembrerebbe che non sia per nessuna di queste ragioni. Il picchio mi ha detto che avevo l’influenza e mi ha dato una medicina, ma neppure quella ha funzionato. Poi forse avrai sentito il corvo, che dice che il mal di pancia me lo invento perché mi è venuta qualche paura… forse è vero che qualche paura ce l’ho sai, ma non mi invento niente, la pancia mi fa proprio male!”.
Il fringuello lo ascoltò con attenzione e quando Tip ebbe finito gli rispose: “caro Tip può darsi che tu abbia mal di pancia per tutte le ragioni che ti hanno detto o per nessuna di esse. Ma in fondo tu hai mal di pancia e a noi di questo ci importa. È vero che alcuni mal di pancia non provengono dal nostro corpo o da quello che mangiamo, ma dalla testa, da paure o rabbie o persino da gioie che non ci fanno stare più nelle piume. Non ti so dire quale sia il tuo caso, se vuoi ne possiamo parlare e proviamo a scoprirlo insieme, ma i mal di pancia della testa sono veri tanto quelli delle influenze, non importa cosa ne dica il corvo o chiunque altro!”
“Davvero?” gli domandò Tip. “Davvero! E ti dirò di più, a volte fanno pure più male, perché non si vedono con gli occhi, ma si sentono forte con il cuore e, come forse nel tuo caso, con la pancia. Per le cose che si sentono col cuore e con la pancia non ci sono medicine o piante, c’è solo da trovare qualcuno che provi a sentirle e capirle un po’ con noi”.
Tip si sentì meglio, “che bello sentirsi creduto” pensò. Ancora non lo sapeva proprio bene da dove veniva quel suo mal di pancia mattutino, ma adesso sapeva che poteva contare su un amico per cercare di scoprirlo e guarda caso, nel pensarci, già il male sembrava un po’ meno forte, ma vero.